50 ANNI DI CONCERTI - concertivalvasone

Concerti di Musica Antica
Valvasone
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50 ANNI DI CONCERTI

 50 ANNI DI STORIA DELL’ “ASSOCIAZIONE PER I CONCERTI DI MUSICA ANTICA DI VALVASONE”

    Alla fine degli anni’60 arrivarono a Valvasone due studiosi di storia organaria: Loris Stella di San Michele Al Tagliamento e Valerio Formentini di Latisana. Erano freschi di studi universitari e avevano grande passione per gli organi antichi. Dopo molte ricerche fatte negli archivi di Valvasone ma anche di Venezia e Udine, sono arrivati alla conclusione che l’organo di Valvasone era l’unico esemplare rimasto dell’arte organaria veneziana del XVI secolo.
Don Ferruccio Sutto, capendo l’importanza, si attivò par arrivare ad un restauro che almeno rimettesse in funzione lo strumento che taceva da quasi 50 anni.
   In un articolo di una pagina intera del Bolletino Parrocchiale, Don Ferruccio sosteneva l’importanza  del restauro dell’organo antico.
Con questo articolo la gente ha ricordato il passato: una donna anziana, molto devota, si è ricordata di aver sentito suonare l’organo fino al 1924 (lei era del 1902) e lo suonava il mestro Pallù (Antonio Pallù: nato a Sacile il 8 ottobre 1852 e morto a Valvasone il 12 maggio 1934 maestro elementare a Valvasone).
   Un uomo anziano affermava che Sante Leschiutta, sacrestano di Valvasone, aveva nascosto le canne dell’organo dentro una cassa par salvarle da possibili furti.
   Sante Leschiutta e’ stato un uomo di chiesa, ma con una sensibilità che andava oltre i suoi studi e sicuramente aveva capito  l’importanza dell’ organo grande se non altro perchè, diceva “che ce l’hanno lasciato i nostri vecchi con tanta fatica e sacrifici”.
Grazie all’ interessamento di don Ferruccio, la Soprintendenza ai monumenti di Udine a si è preso l’impegno di restaurare le portelle del Pordenone  e i pannelli lignei della cantoria dell’Amalteo.
   Considerato il tutto, si sono messe in moto le istituzioni, con il sindaco di quel tempo che era Ezio Pippo.
   Il sindaco, per l’Amministrazione Comunale e Don Ferruccio per la Parrocchia hanno cominciato  a lavorare di buona lena par riuscire a restaurare questo grande patrimonio, soprattutto per la parte strumentale, ma anche per la parte artistica (portelle con pitture di Giovanni Antonio de Sacchis detto il Pordenone e di Pomponio Amalteo).
   Dopo molti viaggi a Pordenone, Udine e Trieste, i due rappresentanti delle istituzioni hanno ottenuto tutte le risorse necessarie per il restauro dell’organo. Una parte dei soldi arrivavano dalla Regione, dalla Provincia di Pordenone, una parte dal Comune e una parte dalla Parrocchia. La Sovrintendenza offriva il restauro delle  parti costituenti il cassone.
   Il restauro dello strumento è stato eseguito dalla ditta padovana di Alfredo Piccinelli che negli anni  si era specializzata proprio in questo tipo di interventi conservativi. Le pitture delle portelle sono state restaurate da Giovanni Marchetot di Grado così come gli affreschi e i pannelli della cantoria.
   Con l’apporto di Don Ferruccio, si è concretizzata l’istituzione di un comitato. Così il 2 di agosto del 1974 a è stata costituita l’ “Associazione per la valorizzazione artistico culturale dell’organo del XVI° secolo del Duomo di Valvasone”. Di questo Comitato facevano parte: Ezio Pippo (sindaco), Don Ferruccio Sutto (parroco), Olimpio Maniago, Elio Gri, Omero Gri, Giovanni Turrini (v.sindaco) Umberto Martin, Lodovico Avoledo, Renzo Della Santa, Pietro Montico, Luigi Basso, Mario Menini, Arturo Nicoletti, Elio Poniz, Don Vitaliano Papais, Federico Gri, Giovanni Rampogna e i due studiosi Loris Stella e Valerio Formentini come direttori artistici.
    Primo presidente è stato Giovanni Rampogna e segretario Olimpio Maniago.
    Per i concerti inaugurali, il Comitato, tramite i direttori artistici, ha voluto due organisti di fama mondiale e specializzati nei repertori rinascimentali che sono stati: il 14 settenbre del 1974: Achille Berruti di Milano e il 22 di settembre: Lionel Rogg di Ginevra.      A tutti e due gli avvenimenti parteciparono centinaia di persone che provenivano da tutta la regione e anche da fuori soprattutto dal Veneto. Capendo che arrivava tanta gente, il Comitato ha ben pensato di installare una televisione “a circuito chiuso” par trasmettere al di fuori della Chiesa i concerti e provvedendo anche a stampare una cartolina con la foto dell’organo restaurato.
   È ancora vivo il ricordo di quelle due serate che hanno visto Valvasone protagonista della cultura regionale e la partecipazione sentita di tanti forestieri, ma anche di tanti Valvasonesi che hanno avuto la possibilità di ascoltare l’organo restaurato e così capire di avere un grandissimo patrimonio di arte, storia, musica e cultura che viene dal sacrificio, ma anche dalla religiosità degli avi.
   Per gli ambienti culturali regionali è stata considerata una novità quella di valorizzare un grande patrimonio organario e sviluppare un repertorio di musica antica come quella del Rinascimento italiano e veneziano in particolare.
   La critica dei giornali, anche specializzata, è stata molto favorevole verso l’iniziativa culturale dando grande spazio anche nelle pagine nostrane e di portata nazionale.
   Con il conforto della grande partecipazione popolare e la buona critica musicale l’attività del Comitato è andata avanti anche negli anni successivi. L’impostazione è sempre stata di avere possibilmente organisti o concertisti di chiara fama, proprio per valorizzare al meglio questo grande patrimonio.
   Ogni anno il direttore artistico imposta una tematica di rilevanza musicologica che viene sviluppata dai concertisti che propongono un repertorio collegato proprio al tema della stagione.
   Dal 1980 a c’è stato un cambio generazionale dei dirigenti dell’associazione. Il direttivo si è formato con: Danilo Macor – presidente, Enrica Gri – segretaria, Loris Stella – direttore artistico, Maurizio Bellot, Giorgio Leschiutta, Umberto Martin, Tiziano Fior, Giuliana Gri, Daniela De Giusti, Sergio Tomat, Silvano Boscarol - consiglieri.
     Nel 1980 è stato stampato il  libro sulla storia dell’organo e il suo restauro. Il tutto scritto e curato dai due studiosi Loris Stella e Valerio Formentini. Questa pubblicazione , si è esaurita in poco tempo.
Nel 1988 l’Associazione si è dotata di un nuovo Statuto prendendo nome di “Associazione per i concerti di Valvasone”. I componenti del direttivo sono gli stessi di prima, la sede era ubicata nella Torre delle ore in piazza del Castello.
    L’associazione ha collaborato all’organizzazione di corsi di perfezionamento per l’approfondimento delle modalità o prassi esecutive della musica antica per organo. Il primo corso è stato diretto da Luigi Ferdinando Tagliavini e i seguenti da Christopher Stembridge.      Due nomi molto importanti nel mondo dell’interpretazione della musica antica e del concertismo mondiale.
   Dal 1996 al 2000 a è stato presidente Giorgio Leschiutta, dal 2000 al 2001 Pierangelo D’Andrea e dal 2001 al 2009 Tiziano Fior. Dal 2009 il direttivo è formato da: Danilo Macor presidente,  Pierangelo D’Andrea v.presidente, Enrica Gri segretaria e Maurizio Bellot, Sergio Tomat, Giuliana Gri, Daniela De Giusti, Annamaria Bellot, Valentino Florean, Don Domenico Zannier, Tiziano Fior – consiglieri e Loris Stella direttore artistico.
   Alla fine degli anni ‘90 l’Associazione è stata di stimolo alle varie istituzioni per arrivare ad un vero restauro dell’organo che potesse così ritornare alla fisionomia dal 1532 - 33, quando Vincenzo Colombi lo aveva progettato e realizzato. Così nel 1999 a Valvasone c’è stata una grande festa per inaugurare lo strumento appena restaurato con criteri scientifici. Caso forse più unico che raro il restauro è stato completamente progettato soprattutto per la parte strumentale. Il progetto è stato portato avanti da Loris Stella con la partecipazione della Sovrintendenza ai Monumenti di Udine. Per ricostruire le parti del ‘500 modificate nei secoli XVIII e XIX sono stati fatti studi e analisi chimiche e fisiche in più laboratori, in particolare in quello delle “Pietre dure” di Firenze e dall’Università di Bologna e ottenuto i pareri positivi di Luigi Ferdinando Tagliavini e Oascar Mischiati.
Per la parte strumentale ha lavorato il laboratorio di Francesco Zanin di Codroipo; le pitture sono state restaurate dalla Sovrintendenza di Udine così come la cassa e gli affreschi.
   Da quella volta Valvasone può vantarsi di avere proprio l’unico organo della scuola veneziana del 1500 esistente in Italia.
All’organo monumentale si sono esibiti i più importanti organisti del mondo specializzati nelle prassi esecutive del rinascimento veneziano, italiano ed europeo. Cito fra tutti: LIONELL ROGG, TON KOOPMAN, BOB VAN ASPEREN, GUSTAV LEONHARDT, ANDREA MARCON, LORENZO GHIELMI, CHRISTOPHER STEMBRIDGE, LUIGI FERDINANDO TAGLIAVINI, LUIGI PANZERI, MANUEL TOMADIN, LIUWE TAMMINGA.
   Negli ultimi anni sono stati organizzati concerti di «Musica ed arte» con la partecipazione di critici d’arte che, coerentemente alle tematiche musicologiche proposte, hanno presentato dipinti di pittori locali, della scuola fiamminga e veneziana.
   Un sentito ringraziamento ai Parroci Don ferruccio Sutto e Don Domenico Zannier per la loro importante disponibilità e sensibilità, a tutti i consiglieri del passato e del presente e soprattutto al direttore artistico Loris Stella che ha dedicato oltre 55 anni della propria esistenza per curare e portare avanti una meritoria attività legata a quella straordinaria macchina di suoni e di pura bellezza che è il nostro organo.

Valvasone, 8 settembre 2023
IL PRESIDENTE
Danilo Macor
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